Google premia l’anzianità ma spesso sbaglia!

Ok, un sito anziano ha raggiunto una certa autorità agli occhi del “Re” del web, ma questo non vuol dire che un sito giovane o mediamente tale debba subire le conseguenze di tali scelte. Non sempre “nuovo” significa di “poco valore”! 

Questa che vogliamo proporvi oggi è una case history che ci tocca in prima persona o meglio che tocca uno dei nostri progetti a cui teniamo di più, stiamo parlando della nostra testata giornalistica locale: spaziofoggia.it .

Il sito in questione si occupa di notizie e curiosità inerenti alla Provincia di Foggia, la nostra terra. Come ogni buon sito di questa categoria, quotidianamente, inseriamo contenuti, eventi, comunicati stampa e sopratutto tematiche molto ben curate, grazie al supporto di una nostra articolista – il content marketing prima di tutto-. Quello che ci è capitato è sconcertante e onestamente crediamo che Google dovrebbe modificare i propri filtri!

Probabilmente questo articolo si trasformerà più in uno sfogo personale, ma spero possa esser preso come case history.

Alla base del buon web c’è il content, quindi, offrire contenuti di qualità alle persone che visionano il nostro sito. Quando il contenuto è di qualità capita (molto spesso) che siti con tematiche affini prendono il contenuto e lo ripubblicano sul proprio portale. OTTIMO direte voi ed infatti lo è! Ma, mettete il caso che il sito che utilizza un CTRL+C e CTRL+V nel proprio sito sia più anziano di voi…qui scattano i problemi… ora la domanda viene spontanea: che problemi potrebbero mai esserci? Semplice! Che Google, credendo che il sito più anziano sia il più autorevole, consideri il vostro contenuto duplicato anche se voi siete gli autori! Assurdo vero? Eppure è così!

Case history della pagina penalizzata da Google

La pagina in questione è la seguente: http://www.spaziofoggia.it/santuario-incoronata. Un articolo bello e corposo composto da circa 1.000 parole che parla del Santuario dell’Incoronata di Foggia. E’ stato preso in toto da un sito di una certa anzianità. Evitiamo di linkarlo e di passargli anche del trust. Ora, la colpa non è certo del possessore del sito che ci ha persino inseriti come fonte (senza lincarci), ma vi sembra normale che il sito che ha creato il contenuto sia stato penalizzato da Google mentre chi ha duplicato goda di una prima/seconda pagina? La risposta è elementare…o scontata?

Il succo di questo articolo è per dirvi che anche Google sbaglia e noi siamo quasi senza armi o più semplicemente “inermi”. Il massimo che possiamo fare e segnalare la cosa sperando in una azione manuale, unica cosa che potrebbe ripristinare gli equilibri. A questo punto vien da dire: sarà sempre un’operazione corretta quella di creare contenuti di qualità se si hanno queste case history?

Un buon web marketing a tutti!

Lascia un commento